Regolette in rada e in porto: convivenza e sicurezza
Indice
- 1 Perché parlare di regolette in rada e in porto?
- 2 Quadro normativo e responsabilità
- 3 Scelta del punto d’ancoraggio: criteri pratici
- 4 Tipologie d’ancoraggio: rada vs porto
- 5 Equipaggiamento essenziale per un ancoraggio sicuro
- 6 Tecniche d’ancoraggio: passo dopo passo
- 7 Convivenza tra imbarcazioni: rispetto e buone pratiche
- 8 Sicurezza in caso di peggioramento meteo
- 9 Rischi specifici e come evitarli
- 10 Protezione dell’ambiente marino
- 11 Gestione delle emergenze
- 12 Ancoraggio notturno: consigli pratici
- 13 Check-list pre-ancoraggio
- 14 Assicurazione e burocrazia
- 15 Buone pratiche per la convivenza a bordo e tra imbarcazioni
- 16 Conclusioni: regole chiare per una convivenza sicura
- 17 Appendice pratica: checklist rapida
Perché parlare di regolette in rada e in porto?
La convivenza tra imbarcazioni in rada e nelle aree portuali richiede rispetto delle norme, attenzione alle condizioni meteo e buona educazione marinaresca. Anche se l’ancoraggio sembra un’operazione semplice, errori nella scelta del punto, nella lunghezza della catena o nella valutazione del fondale possono causare incidenti, danni a terzi o danni ambientali come la distruzione di praterie di Posidonia. Questo articolo offre una guida pratica, tecniche operative e regole di convivenza per migliorare la sicurezza di tutti.
Quadro normativo e responsabilità
Leggi nazionali e regolamenti locali
In Italia le norme relative all’ancoraggio e alla navigazione nelle aree portuali sono disciplinate dal Codice della Navigazione e dai regolamenti della Capitaneria di Porto. Le autorità marittime possono emanare ordinanze locali che stabiliscono limiti, divieti o aree riservate all’ancoraggio. È fondamentale informarsi presso la Capitaneria competente prima di gettare l’ancora.
Responsabilità dell’armatore
L’armatore o il comandante è responsabile della propria imbarcazione: dalla scelta del punto d’ancoraggio alla gestione delle emergenze. In caso di sinistro per colpa o negligenza, la responsabilità civile e penale può essere contestata. Per questo motivo rispettare le regole di buona condotta non è solo etica, ma anche tutela giuridica.
Scelta del punto d’ancoraggio: criteri pratici
La scelta del punto di ancoraggio si basa su diversi fattori: profondità, tipo di fondo, spazio per la circonferenza d’oscillazione, ventilazione e vicinanza a rotte di traffico. Segui questi punti:
Valutare la profondità e il fondale
Controlla la profondità reale con strumenti (sonar, carta nautica) e aggiungi un margine per la variazione di marea. Identifica il tipo di fondale (sabbia, fango, roccia, posidonia): sabbia e fango offrono buona tenuta, la posidonia è sensibile e spesso protetta da divieti d’ancoraggio.
Stima dell’oscillazione dell’imbarcazione
Calcola la circonferenza di oscillazione tenendo conto del vento e della corrente: in condizioni di vento forte una barca può necessitare di ampio spazio per girare senza urtare altre imbarcazioni. La regola pratica è prevedere almeno 8-10 volte la profondità come lunghezza di catena in condizioni normali, maggiore se vento/corrente sono sostenuti.
Evita rotte di passaggio e aree vietate
Non ancorare vicino a canali di navigazione, boe di segnalazione, ingressi portuali o aree d’ormeggio per traghetti e pescherecci. Il rispetto delle zone riservate evita collisioni e problemi con le autorità.
Tipologie d’ancoraggio: rada vs porto
Ancoraggio in rada
La rada è un’area esterna al porto, spesso scelta per la sosta temporanea. Offre generalmente più spazio e meno traffico portuale, ma può essere esposta a condizioni meteo peggiori. In rada è comune utilizzare lunghe catene per garantire tenuta e stabilità con mare formato.
Ancoraggio in porto
All’interno del porto l’ancoraggio è spesso limitato. Molti porti dispongono di boe di ormeggio o di banchine; gettare l’ancora nelle aree portuali può essere vietato o inconsiderato. Se consentito, l’ancoraggio in porto richiede particolare attenzione alla convivenza, rumorosità e rifiuti.
Mooring e boe: alternativa all’ancoraggio
Usare boe di ormeggio è spesso più sicuro e meno impattante per l’ambiente. Se disponibili, preferiscile all’ancoraggio libero. Assicurati che la boa e le cime siano in buono stato e dimensionate alla tua imbarcazione.
Equipaggiamento essenziale per un ancoraggio sicuro
Ancora e catena
Scegli un’ancora adeguata al tipo di imbarcazione e al fondo. Tipi comuni: Bruce, Delta, Danforth, ancora a marre. La catena è preferibile alla cima: la pesantezza della catena aumenta l’angolo di tiro e migliora la tenuta. Mantieni catena e argano ben manutenuti.
Cime e moschettoni
Porta sempre cime di scorta, cime di diverso materiale e diametro. Controlla lo stato, i nodi e i moschettoni. Usa un collegamento sicuro tra catena e cima se necessario, ma evita tenditori che possano aumentare il rischio di rottura improvvisa.
Segnali e strumenti
Tieni a bordo: GPS, ecoscandaglio, radio VHF, torce, lanterna di via, salvagenti. Usa GPS per segnare la posizione dell’ancora e monitorare derive. In aree trafficate mantieni la radio in ascolto sul canale della Capitaneria.
Tecniche d’ancoraggio: passo dopo passo
Procedure standard
1) Avvicinati contro vento o corrente alla velocità minima di governo.
2) Getta l’ancora a poppa, non dalla prua (soprattutto in presenza di forte vento) se non si ha la possibilità di manovrare.
3) Lascia scorrere la catena fino ad ottenere il rapporto di scorta desiderato (di solito 5-7:1 in condizioni calme, 7-10:1 o più in condizioni avverse).
4) Fai un “backing” motore dolce per assicurarti che l’ancora abbia aggrappato.
5) Controlla il posizionamento con punti di riferimento e GPS.
Ancoraggi speciali: doppio ancòra, Bahamian moor
In presenza di forti rotazioni del vento o per aumentare la stabilità si possono utilizzare tecniche come l’ancoraggio con due ancore (a V) o il Bahamian moor (due ancore opposte). Queste tecniche richiedono esperienza, corretta misura delle scorte e attenzione alla disposizione dei corpi morti vicini.
Convivenza tra imbarcazioni: rispetto e buone pratiche
Distanze di sicurezza
Mantieni una distanza di rispetto che permetta alle imbarcazioni di oscillare senza rischio di collisione. Evita di ancorare troppo vicino a una boa occupata o a imbarcazioni già stabili.
Rumore e comportamento notturno
Pastiglie rumorose, generatori o musica ad alto volume disturbano chi è in sosta. Mantieni un comportamento rispettoso: riduci rumori dopo il tramonto e concentra attività rumorose in orari diurni.
Gestione dei rifiuti
È vietato sversare rifiuti in mare. Conserva i rifiuti a bordo e smaltiscili in porto presso strutture autorizzate. Un comportamento responsabile preserva l’ambiente e la qualità della convivenza.
Sicurezza in caso di peggioramento meteo
Monitoraggio e allerta
Controlla regolarmente bollettini meteo e avvisi locali. In caso di allerta temporali o vento forte valuta di trasferirti in porto o alle boe protette. Prepara sempre un piano di emergenza prima che la situazione peggiori.
Rinforzare l’ancoraggio
Se previsto peggioramento, aumenta la scorta di catena, assicurati che l’ancora sia ben piantata e prepara armi di backup come un’ancora secondaria pronta a essere gettata. Tieni motore pronto e carburante sufficiente.
Procedura in caso di perdita di tenuta
Se l’ancora ha mollato e si è ripreso a derapare: prova a recuperare la catena e riancorare ad altra profondità o orientazione, oppure metti la prua verso il vento e mantieni motore in marcia per controllare l’andatura fino a trovare un luogo più sicuro. In caso di emergenza contatta la Capitaneria via VHF.
Rischi specifici e come evitarli
Intrecci e fondali ostili
Fondali rocciosi o con ostacoli aumentano il rischio che l’ancora si incagli. Evita aree con basso tenore di sicurezza se non hai strumenti adeguati o personale esperto. In caso di ancoraggio vicino a posidonia rispetta il divieto per tutela ambientale.
Traffico commerciale e zone a rischio
Donne e uomini di mare devono essere consapevoli della presenza di navi commerciali: grandi navi non possono manovrare agevolmente. Non ancorare in prossimità di canali di accesso e mantieni luci e segnali accesi di notte.
Deriva da vento e corrente
Valuta la direzione e la forza combinata di vento e corrente. Effettua prove con manovre leggere per capire come la tua barca si comporta e regola la scorta di catena di conseguenza.
Protezione dell’ambiente marino
Seagrass e habitat sensibili
La Posidonia e altre praterie marine sono habitat protetti. L’ancoraggio può strappare rizomi e compromettere l’ecosistema. Rispetta le aree interdette e, quando possibile, preferisci boe o ormeggi che riducono l’impatto.
Smaltimento dei reflui
Non scaricare acque nere o grigie in rada o in porto. Utilizza servizi a terra o pompe di raccolta in porto. La tutela della qualità dell’acqua è un dovere collettivo.
Gestione delle emergenze
Piani di emergenza e formazione
Stabilisci a bordo procedure chiare per incendi, collisioni, imbarco d’acqua o abbandono nave. Esegui esercitazioni periodiche e assicurati che tutti i membri dell’equipaggio sappiano usare salvagenti, imbragature e radio VHF.
Contatti utili
Conserva numeri e canali VHF della Capitaneria, emergenze SAR locali e assistenza tecnica. In caso di incidente grave contatta immediatamente le autorità e comunica posizione, numero di persone e natura dell’evento.
Ancoraggio notturno: consigli pratici
Illuminazione e segnali
Assicurati che la tua imbarcazione esponga correttamente le luci di via previste dal COLREG. Usa luci di cortesia basse per non disturbare gli altri e mantieni la visibilità sulla posizione con eventuali segnali supplementari se richiesto.
Turni di guardia
Organizza turni di guardia per monitorare l’assetto e ascoltare la radio. Il sonno totale del comandante può portare a ritardi nell’intervento in caso di problemi come l’avvicinamento di un’imbarcazione o l’ammorbidimento dell’ancora.
Check-list pre-ancoraggio
Prima di gettare l’ancora
– Controllare bollettini meteo e ordinanze locali.
– Verificare profondità e tipo di fondale.
– Preparare catena, cima e strumenti di recupero.
– Avvisare equipaggio e assegnare compiti.
– Segnare la posizione con GPS.
Durante e dopo l’ancoraggio
– Assicurare la catena e bloccare il verricello.
– Verificare tenuta eseguendo manovra di prova.
– Registrare posizione e orario.
– Comunicare via radio se obbligatorio o in caso di situazione anomala.
Assicurazione e burocrazia
Coperture assicurative
Verifica che la tua polizza copra danni a terzi in caso di ancoraggio improprio o perdita di controllo dell’imbarcazione. Alcune polizze richiedono il rispetto delle norme locali per mantenere la validità della copertura.
Denunce e ispezioni
La Capitaneria può effettuare controlli e richiedere il trasferimento dell’imbarcazione o comminare sanzioni in caso di violazioni. Conserva documenti, certificati e prova di rispetto delle ordinanze.
Buone pratiche per la convivenza a bordo e tra imbarcazioni
Comunicazione preventiva
Se devi ancorare vicino ad altre imbarcazioni, parla con i vicini per accordare spazi e turni di guardia. La cortesia evita malintesi.
Manutenzione e rispetto reciproco
Mantieni l’imbarcazione in ordine, evita perdite di carburante e controlla regolarmente attrezzi e sistemi di bordo. Il rispetto reciproco migliora la sicurezza e l’esperienza di tutti.
Conclusioni: regole chiare per una convivenza sicura
L’ancoraggio in rada e in porto richiede equilibrio tra diritto alla sosta e rispetto della collettività. Conoscere le norme, curare l’equipaggiamento, pianificare le manovre e adottare buone pratiche di convivenza sono gli strumenti migliori per ridurre i rischi e proteggere l’ambiente. La sicurezza non è mai un incidente: è il risultato di prevenzione, attenzione e responsabilità.
Appendice pratica: checklist rapida
Prima di entrare in rada/porto
– Briefing equipaggio, ruoli chiari.
– Chartplotter e GPS aggiornati.
– Comunicazione con Capitaneria se richiesto.
– Verifica dotazione di bordo (salvagenti, estintori, radio).
All’ancoraggio
– Scelta punto conforme alle ordinanze.
– Lunghezza catena adeguata (5-10:1 o più).
– Prova di tenuta con motore.
– Segnalazione notturna in regola.
In caso di emergenza
– Motore pronto, persone ai posti.
– Contatto Capitaneria via VHF.
– Preparare zattera/salvagenti.
– Razionalizzare manovre e mantenere la calma.
Note finali
Rispetta l’ambiente, le persone e le leggi: l’arte dell’ancoraggio è una combinazione di tecnica, esperienza e buon senso. Investire tempo nell’apprendere le regolette in rada e in porto migliora il piacere della navigazione e la sicurezza collettiva.




