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Declinazione, deviazione e angolo di deriva: come si correggono

Introduzione: perché conoscere declinazione, deviazione e angolo di deriva è fondamentale

Conoscere e saper correggere la declinazione, la deviazione e l’angolo di deriva è essenziale in navigazione sia marittima sia aerea. Errori nella gestione di questi elementi possono portare a deviazioni di rotta importanti, consumi maggiori, ritardi o, nei casi più gravi, incidenti. Questo articolo spiega in modo pratico e applicabile come si calcolano e come si correggono questi fattori, illustrando la differenza tra i concetti e fornendo procedure e esempi concreti per correggere la rotta.

Definizioni fondamentali

Cos’è la declinazione (variazione magnetica)

La declinazione, detta anche variazione magnetica, è l’angolo tra il nord geografico (vero) e il nord magnetico. È dovuta al fatto che l’asse del campo magnetico terrestre non coincide con l’asse di rotazione del pianeta. La declinazione varia con la posizione geografica e nel tempo.

Cos’è la deviazione della bussola

La deviazione è l’errore locale introdotto dalla presenza di masse ferrose e di correnti elettriche a bordo (imbarcazioni o aeromobili) che distorcono il campo magnetico alla quale è sottoposta la bussola. È un fenomeno dipendente dalla struttura del mezzo e dall’assetto, e può cambiare in funzione della direzione della prua.

Cos’è l’angolo di deriva (drift)

L’angolo di deriva, o semplicemente deriva, è l’angolo tra la rotta che l’aeromobile o l’imbarcazione sta effettivamente compiendo rispetto al fondo (o al terreno) e la prua o la direzione verso cui è puntato il mezzo. È causato prevalentemente dal vento in aviazione o da correnti in mare.

Perché distinguere i tre concetti

Confondere declinazione, deviazione e angolo di deriva può portare a interpretazioni sbagliate. La prima riguarda la differenza tra nord vero e nord magnetico e si corregge con dati cartografici o tabelle aggiornate. La seconda è un errore locale che richiede un’operazione di compensazione della bussola. La terza dipende dalle condizioni ambientali (vento/corrente) e richiede manovre o correzioni continue durante la navigazione.

Strumenti e risorse necessari per la correzione

Carte, tabelle e strumenti elettronici

Per correggere la declinazione è necessario disporre di carte aggiornate e delle tabelle di variazione magnetica fornite dalle autorità cartografiche o dai database ufficiali (ad esempio modelli di campo magnetico come l’IGRF o i dati locali). Per la deviazione servono tabelle di deviazione specifiche per la bussola installata, mentre per l’angolo di deriva è utile avere strumenti di misura come anemometro, tachimetro, GPS e software di navigazione.

Bussola, compasso, GPS e anemometro

Una bussola correttamente compensata rimane fondamentale, così come un GPS che fornisca la rotta rispetto al fondo. In aviazione, l’anemometro e l’indicatore di deriva (se presente) supportano la valutazione dell’angolo di deriva. In navigazione marittima, l’uso combinato di GPS e riferimenti visivi ai punti di costa permette la verifica delle correzioni.

Come correggere la declinazione

Determinare la declinazione locale

Per trovare la declinazione in una determinata area:
– Consultare la carta nautica o aeronautica più aggiornata.
– Verificare i dati di variazione magnetica riportati e la loro datazione.
– Usare servizi digitali o app che integrano modelli magnetici aggiornati.

Applicare la correzione: rotta vera, rotta magnetica e rotta bussola

È essenziale comprendere le relazioni:
– Rotta vera (RV): direzione rispetto al nord geografico.
– Rotta magnetica (RM): direzione rispetto al nord magnetico.
– Rotta bussola (RB): direzione indicata dalla bussola influenzata dalla deviazione.

Per passare da rotta vera a rotta magnetica:
– RM = RV – declinazione (se la declinazione è est, si sottrae; se ovest, si aggiunge). Nota: la convenzione est/ovest varia nelle tabelle, verificare sempre la nota sulla carta.

Esempio pratico:
Se la RV è 120° e la declinazione è 5° est:
RM = 120° – 5° = 115°.

Aggiornamenti periodici

La declinazione cambia nel tempo. È buona pratica aggiornare i dati almeno annualmente o ogni volta che si ricevono avvisi (NOTAM per l’aviazione, aggiornamenti per la nautica).

Come correggere la deviazione della bussola

Comprendere la curva di deviazione

La deviazione non è costante: varia con la prua. Per compensarla si costruisce una curva o tabella di deviazione che associa a ciascuna prua la deviazione misurata. Questa curva si ottiene con procedure note come l’azzeramento della bussola o la compensazione mediante strumenti di riferimento (bussola solare o GPS).

Procedura pratica per rilevare la deviazione

– Portare il mezzo in una zona calma e sicura.
– Utilizzare un riferimento esterno accurato per la direzione: un GPS moderno che fornisca track/retta rispetto al terreno oppure osservare stazioni di riferimento note (in mare fari, in aviazione punti di navigazione).
– Portare la prua a prismi angolari (ogni 30° o 45°).
– Registrare la lettura della bussola e la direzione vera/magnetica di riferimento.
– Calcolare la differenza per ottenere la deviazione per ogni prua.
– Compilare la tabella di deviazione e, se possibile, aggiustare la bussola con pesi o magneti di compensazione.

Compensazione della bussola

La compensazione avviene mediante l’avvicinamento e lo spostamento di piccoli magneti o masse di ferro intorno alla bussola fino a minimizzare le deviazioni nelle direzioni principali. Operazione necessita competenza e spesso l’intervento di un tecnico specializzato.

Uso della tabella di deviazione in navigazione

Una volta nota la tabella, per ottenere la rotta bussola (RB) corretta:
– RB = RM + deviazione.
Oppure per trovare la rotta magnetica a partire dalla bussola:
– RM = RB – deviazione.

Esempio:
Se RM = 115° e la deviazione alla prua 115° è +2°:
RB = 115° + 2° = 117°.

Come correggere l’angolo di deriva

Determinare l’angolo di deriva

L’angolo di deriva è misurato come la differenza tra la prua o direzione dell’asse del mezzo e la rotta effettiva rispetto al terreno o fondo. Metodi per determinarlo:
– Confronto tra prua (o heading) e track fornito dal GPS.
– Osservazione di punti fissi sul terreno o sulla costa per verificare la deviazione lateralmente.
– Uso di strumenti specifici (drift meter in aviazione).

Calcolo della correzione di deriva

In aviazione si usa la formula approssimativa:
Deriva (°) ≈ (Vento laterale / Velocità vera) * (57.3) per piccoli angoli,
ma più comunemente si costruisce una tabella o si usa il “wind triangle” (triangolo delle velocità) per calcoli precisi.

Procedura pratica:
– Misurare la velocità e la direzione del vento (o della corrente).
– Conoscere la velocità del mezzo rispetto all’aria (o acqua).
– Calcolare l’angolo necessario per mantenere la rotta desiderata variando la prua in direzione opposta al vento/corrente.

Esempio pratico in volo

Rotta desiderata: 090° (RV)
Vento: 240° a 30 kt
Velocità aerea vera (TAS): 150 kt

Si determina la componente trasversale del vento e quindi la deriva. Con appositi grafici o con il calcolatore di vento si ottiene l’angolo di deriva, ad esempio 8° verso destra. Quindi la prua da tenere sarà 098°.

Esempio pratico in mare

Rotta desiderata: 045° (RV)
Corrente da nord-est a 2 nodi
Velocità rispetto all’acqua: 8 nodi

La corrente sposta la nave verso dritta; calcolando le componenti si ottiene una correzione di prua, ad esempio 3° verso sinistra. La prua da mantenere sarà 042°.

Procedure combinate: dalla rotta vera alla rotta effettiva

Ordine delle correzioni

Quando si calcola la rotta da seguire è importante applicare le correzioni nell’ordine giusto:
1. Correggere per la declinazione (variazione magnetica) per passare dalla rotta vera alla rotta magnetica.
2. Correggere per la deviazione della bussola per ottenere la rotta da impostare sulla bussola.
3. Correggere per l’angolo di deriva (drift) per trovare la prua effettiva da mantenere affinché la rotta sul terreno sia quella desiderata.

Schema riassuntivo

– RV (rotta vera) ± declinazione = RM (rotta magnetica)
– RM ± deviazione = RB (rotta bussola)
– RB ± deriva = Prua da tenere (Heading) — tenendo conto che la deriva si applica alla prua per contrastare lo spostamento laterale.

Strumenti digitali e app: vantaggi e limiti

Vantaggi dell’elettronica

Mappe digitali, GPS, chartplotter e software di volo permettono di calcolare automaticamente il drift e di visualizzare la differenza tra heading e track. Offrono facilità d’uso e aggiornamenti in tempo reale della declinazione.

Limiti e attenzione all’affidabilità

L’elettronica può fallire: guasti, batterie scariche, interferenze possono compromettere i dati. Per questo motivo è sempre consigliabile mantenere competenze manuali e avere a bordo strumenti analogici di backup (bussola magnetica, carte, tabelle). Inoltre l’elettronica spesso non corregge automaticamente la deviazione locale della bussola inerziale se non opportunamente configurata.

Controlli e verifiche pratiche

Verifica periodica della bussola

Eseguire controlli regolari della bussola e aggiornare la tabella di deviazione dopo modifiche strutturali a bordo (installazione di apparecchiature metalliche, spostamenti di carichi). In aereo o nave, far effettuare calibrazioni professionali se le deviazioni diventano importanti.

Cross-check con riferimenti visivi

Durante la navigazione utilizzare riferimenti esterni (punti costieri, fari, punti di riferimento in aviazione) per verificare la precisione delle correzioni. Un incrocio tra letture GPS e osservazioni visive aiuta a identificare errori residui.

Errori comuni e come evitarli

Usare dati obsoleti per la declinazione

Errore comune: non aggiornare la declinazione e usare carte vecchie. Soluzione: consultare sempre fonti aggiornate e tenere traccia della variazione annua.

Ignorare la deviazione dopo modifiche a bordo

Dopo installazioni metalliche o elettroniche la deviazione può cambiare. Soluzione: rifare la curva di deviazione o far calibrare la bussola.

Sottovalutare la deriva in condizioni estreme

In vento forte o correnti intense la deriva può essere significativa. Soluzione: ricalcolare frequentemente la correzione, utilizzare margine di sicurezza e in caso di condizioni estreme ridurre la velocità o modificare la rotta per minimizzare rischi.

Esempi pratici dettagliati

Esempio completo in navigazione marittima

Situazione:
– RV desiderata: 180° (verso sud vero).
– Declinazione locale: 3° ovest.
– Tabella di deviazione alla prua 183°: deviazione -1°.
– Corrente trasversale che impone una deriva di 2° verso sinistra (la nave viene spostata verso dritta, quindi correggere a sinistra).

Calcoli:
1. Da RV a RM: RM = RV + declinazione (se ovest si aggiunge)
RM = 180° + 3° = 183°
2. Applichiamo deviazione per ottenere RB:
RB = RM + deviazione = 183° + (-1°) = 182°
3. Correggiamo per la deriva di 2° verso sinistra:
Prua da tenere = RB – 2° = 180°

Risultato: Per mantenere RV = 180° si imposterà la prua 180°.

Esempio completo in aviazione

Situazione:
– RV: 270° vero.
– Declinazione: 7° est.
– Deviazione per prua 263°: +1°.
– Vento laterale che genera deriva di 5° verso destra.

Calcoli:
1. RM = RV – declinazione (est si sottrae)
RM = 270° – 7° = 263°
2. RB = RM + deviazione = 263° + 1° = 264°
3. Prua da tenere = RB + deriva (se deriva verso destra si aggiunge)
Prua = 264° + 5° = 269°

Quindi il pilota dovrà puntare la prua 269° per mantenere la rotta vera 270°.

Consigli pratici e best practice

Mantenere aggiornati strumenti e mappe

Aggiornare le carte e i database magnetici, controllare la bontà della bussola e verificare la taratura degli strumenti elettronici.

Documentare le condizioni e le correzioni

Tenere a bordo una scheda con la tabella di deviazione, le procedure di calcolo della deriva e esempi pratici. Annotare le condizioni di vento e corrente per futuri riferimenti.

Formazione e simulazione

Esercitarsi con scenari reali sul simulatore di volo o navigazione marittima per comprendere l’interazione tra declinazione, deviazione e deriva. Saper applicare rapidamente le correzioni è cruciale in situazioni dinamiche.

Conclusioni

Conoscere e saper correggere la declinazione, la deviazione e l’angolo di deriva mette in sicurezza la navigazione e migliora l’efficienza dei percorsi. La corretta sequenza di correzione — prima la declinazione, poi la deviazione, infine la deriva — e l’uso combinato di strumenti tradizionali e digitali costituiscono la base di una navigazione affidabile. Mantenere aggiornati dati, strumenti e tabelle, e praticare i calcoli nei casi reali, garantisce una gestione consapevole degli errori e la capacità di reagire efficacemente alle variazioni ambientali.

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